Hamsik, il sogno delle grandi

Articolo di giornale/SSCNapoli

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    Hamsik, il sogno delle grandi


    Paranormal Marek, il centrocampista che ha affascinato l’Europa



    Lo chiamano Midas Touch. Tocco di Mida. Trasforma in oro anche i palloni più insidiosi. Oro colato, il gioiellino del Napoli. Patrimonio dell’UNESCO, come lo definisce il telecronista tifoso Raffaele Auriemma. La particella di Dio. Qualcosa di più unico che raro. Qualcosa di divino. Acquistato a soli 5,5 milioni circa dal Brescia. Esordio in maglia azzurra in Coppa Italia: gol. Poi la Serie A. Napoli-Sampdoria, 16 settembre 2007: il suo gol segna la vittoria. Si incominciava a vedere quale grande talento avesse questo ragazzo, allora appena ventenne. Quell’anno fu il capocannoniere azzuro con 9 reti, senza aver calciato rigori. Una vita tutta in salita la sua. Seconda stagione in azzurro: altre 9 reti, ancora capocannoniere del Napoli. Lo slovacco coronerà il suo 2009 con l’Oscar del calcio come miglior giovane, battendo la concorrenza di giocatori del calibro di Balotelli e Giovinco. Siamo al terzo anno in Serie A, il terzo anno con la maglia azzurra. Tre gol nelle prime tre partite di campionato. Il talento slovacco non ha intenzione di essere da meno delle due precedenti stagioni, ormai a febbraio risulta ancora capocannoniere del Napoli con 8 reti. Come dimenticare i suoi gol, contro Juve, Roma, Lazio, Milan, Genoa e tante altre, che spesso ci hanno fatto vincere le partite? Come dimenticare le sue esultanze più belle: il ciuffo, il pollice in bocca, l’abbraccio al suo profumo, le corse sotto la curva? Una grande carriera la sua, contando anche la fascia di capitano e la qualificazione ai Mondiali in Sudafrica della sua Nazionale, la Slovacchia. Tante soddisfazioni quindi per il ventiduenne di Banská Bystrica, diventato anche papà per la prima volta all’inizio del 2010. Anno importantissimo per lui, questo. Grandi aspettative e grandi emozioni. Tutte da vivere, dichiara, a braccetto col Napoli. Amore eterno, dunque, per la città che lo ha reso così famoso nel mondo tanto da essere inserito tra i candidati della Squadra dell’Anno UEFA 2009. Ed è proprio grazie alla squadra partenopea che si è messo in luce agli occhi delle big italiane nonché da squadre europee quali Barcellona, Manchester e Chelsea. Fa gola un po’ a tutti ormai, ma solo il Napoli nel 2007 seppe rendersi conto del suo grande talento. Infatti, come rivela Corioni, presidente del Brescia, Milan, Inter e Juve lo rifiutarono quando era in vendita. Dovranno mangiarsi le mani fino ai polsi questi club, che ora darebbero molto per avere nelle loro grinfie Marekiaro. De Laurentiis ormai però ha blindato il ragazzo: <<il nostro gioiello non è in vendita>>. Oggetto da tenere in vetrina su un bel piedistallo, ma non da vendere. La società lo porta su un palmo della mano, riconoscente del grande amore che lo lega a questa terra e a questa gente. Anche se, circa un anno fa, ha vissuto una brutta esperienza: puntatagli una pistola alla tempia fu derubato di soldi, orologio e portafoglio. Tutto superato ormai; nonostante questa avventura, ha voluto rimanere all’ombra del Vesuvio, con i suoi compagni, dove ora crescerà il piccolo figlioletto, parola di papà Marek. Nessuna speranza, dunque, per i famosi ed illustri pretendenti di Marekiaro sebbene le grandi cifre proposte da queste società e il loro interesse continuo. Dopotutto, come poterlo immaginare lontano da quella curva che tante volte lo ha invocato, che tante volte lo ha applaudito?Ma la vera domanda è: saprà De Laurentiis continuare con questo braccio di ferro contro grandi potenze del calcio? Non sarà facile, ma ci proverà in tutti i modi e noi gli auguriamo di riuscirci. Certo non vogliamo liberarci di un talento del genere così, come se fosse uno qualunque. Ormai Marek è diventato un barbiere di Siviglia. Tutti lo chiedono, tutti lo vogliono: il Figaro del San Paolo. Note celeberrime che si addicono a lui, al ragazzo prodigio, il sogno di molte grandi. Un sogno che, speriamo, non si realizzi mai, per loro e che, invece, si realizzi il nostro insieme a lui, a tutti gli altri ragazzi e a tutto lo staff: il sogno con la S maiuscola – o, meglio – il sogno con la C maiuscola, il sogno chiamato Champions.

    Stefania ©
    Pubblicato su TUTTONAPOLI.net.

    Edited by _MissPochina_ - 15/5/2010, 18:58
     
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